4 CONDANNE A MORTE

Nel mese di ottobre, come ogni anno, cadranno due, a mio avviso, importanti anniversari (se vogliamo un poco anomali) da commemorare.- Essi riguardano l’esecuzione di QUATTRO condanne alla pena capitale!-

Permettetemi, però, di fare un piccolo passo indietro.-

Cme sappiamo dai libri di Storia, fino al 1870 [volendo fino al 1918] la nostra Penisola era frazionata in Ducati non essendosi ancora realizzata l’unificazione nazionale.-

Tra i diversi Ducati vi era quello della Chiesa.-

Come noto le idee di unificazione nazionale ispirate soprattutto da Giuseppe Mazzini si diffusero sempre più trascinando popolani, artigiani e nobili verso la formazione di quell’ideale patriottico che sfocerà dapprima in moti, più o meno spontanei, di rivolta verso i Principi che reggevano le sorti dei Ducati medesimi sia contro le forze armate di occupazione composte da elementi non italiani come in Lombardo-Veneto che nello Stato Pontificio.- Ecco, inoltre, il raggrupparsi di quelli che i nostri libri di Storia definiscono Patrioti in organizzazioni segrete come la Carboneria e la Giovane Italia dove tali ideali di progresso e di libertà cominciarono a passare dallo stato di embrione e quello di ideale nazionale con il coinvolgimento di idealisti e sognatori di altre Nazioni Europee dove tali sentimenti avevano già da anni preso corpo e coscienza con la organizzazione di Osservanze e di Associazioni di ben altro spessore sociale e politico.-

Presero corpo, quindi, anche sul territorio italiano le prime attività di propaganda se non anche di azioni sempre più convinte di ribellione ad una frammentazione del territorio e dei cittadini italiani sempre meno comprensibile e condivisibile.-

Giuseppe Garibaldi cominciò la sua generosa attività di patriota e di comandante militare che lo portò ad affrontare la morte e la perdita i tante persone a lui care nel corso della difesa dei territori resisi liberi, solo momentaneamente, dai governi ducali conducendo in battaglia tanti giovani e maturi idealisti dell’unione Nazionale che si offrirono per la difesa delle libertà acquisite.-

In un alternarsi di prove di orchestra di libertà e di repressione, il sangue dei Patrioti cominciò a scorrere sia sui selciati cittadini sia sui patiboli della reazione.-

Il Ducato dello Stato Pontificio, retto da Papa Pio IX, fu anche esso interessato sia dalla costituzione delle Vendite Carbonare che dalle attività insurrezionali con conseguente reazione, se vogliamo, ancora più feroce che negli altri Ducati peninsulari: ai condannati per attività patriottica veniva aggiunta anche la sanzione, affittiva per le coscienze, del diniego dei conforti religiosi.-

Esaurita la premessa che ho ritenuto doveroso fare, arrivo al momento di rivelare il motivo di questa mia: il 23 ottobre ed il 24 ottobre ricorrono gli anniversari della morte, avvenuta sul patibolo pontificio di quattro Patrioti della liberà Italiana.-

Il 23 ottobre del 1825 vennero decapitati TARGHINI e MONTANARI.-

Il 24 ottobre del 1868 vennero giustiziati MONTI e TOGNETTI .-

Targhini e Montanari, entrambi appartenenti alla Carboneria, vennero condannati alla ghigliottina per i delitti di Lesa Maestà ed altro; Monti e Tognetti per aver fatto esplodere due barili di polvere da sparo nei giorni dell’azione di Garibaldi a Mentana tale esplosione comportò la morte di 23 zuavi pontifici e di cinque cittadini romani e, pur costringendo gli zuavi pontifici a presidiare in forze Roma non ebbe esiti sulla battaglia di Mentana che vide il trionfo dell’esercito francese disposto a difesa dello Stato Pontificio. I due Patrioti, catturati dall’occhiuta polizia pontificia, vennero ghigliottinati per i delitti di Omicidio e di Lesa Maestà.-

Il 20 settembre 1870, l’esercito italiano conquistava Roma.-

G I O V E